domenica 9 novembre 2014

POSTI A PERDERE ! ovvero sempre più criminali, sempre meno Sicurezza

È il requiem della sicurezza. La scure della politica si vuole abbattere sui presidi delle forze dell’ordine, sulle caserme di polizia, carabinieri e guardia di finanza. L’esecutivo di Matteo Renzi vuole chiuderle, riformare alcuni uffici e abbassare i battenti di altri. Nel complesso la coperta si accorcia di 253 sedi, solo per la polizia. È un autogol. Il crimine avanza e i controlli arretrano. I reati aumentano, la tensione sociale pure, il terrorismo fa paura e gli agenti sono sempre meno e male attrezzati. I posti di controllo scompaiono.
Il Tempo è in grado di rivelare i numeri di questo funerale annunciato riservatamente dal Viminale ai sindacati di polizia. Nelle stanze dei bottoni si sono individuati i possibili obiettivi da cancellare dalla mappa della sicurezza: in Italia, nel Lazio e a Roma, dove a fine ottobre la scure dei risparmi si è già abbattuta e solo dieci Commissariati di polizia restano aperti dopo le 20 per prendere le denunce. Nei testi circolati si parla di soppressioni, accorpamenti, allargamenti e declassamenti. Vediamoli.
POSTI A PERDERE
Sono 157 i presidi ai quali si vuole mettere il lucchetto. Le indiscrezioni portano la firma della Direzione centrale per gli Affari generali della Polizia di Stato del capo del Corpo Alessandro Pansa e la data del 9 novembre scorso. Si toccano le Specialità, i Reparti che forniscono una esperienza particolare. Ci sono Stradale, Ferroviaria, Postale, Unità speciali come Nautica, Artificieri, Tiratori scelti, Squadre cinofile, Reparti volo, reparti a cavallo, sommozzatori. La prima schermata è sulla Stradale, si passa da 407 presidi a 373. Carta vince, carta perde: vengono soppressi 29 uffici, se ne accoprano cinque, se ne elevano dieci e se ne declassano due. Nel Lazio si ingrandisce il distaccamento di Aprilia (Latina), viene integrato il Reparto di interventi e scompare la sede di Cassino (Frosinone).
Il comparto della Ferroviaria perde 49 uffici, passa da 212 a 163. Nello specifico, nella nostra regione: istituzione della Polizia ferroviaria Roma, declassamento dei posti di Fiumicino e Ostiense, passaggio di grado di Tiburtina, Civitavecchia e Cassino, soppressione delle sottosezioni Roma Smistamento e Trastevere, e punto di appoggio a Viterbo.
La Postale, che indaga su crimini informatici e pedofili, paga un prezzo pesante: da 101 presidi a 27. Via quella presso il Garante delle Comunicazioni. Per le 187 Unità speciali esistenti si parla “solo” di chiusure: 69. E cioè: 50 squadre nautiche, quattro squadre sommozzatori (di cui a Roma quelle di Tor di Quinto e Ostia) e quattro Nuclei artificieri. I ritocchi colpiscono anche la polizia di frontiera: 27 dolorosi risparmi e solo qui la Capitale viene graziata.

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