giovedì 28 giugno 2012

Concorso 136 Posti per la nomina alla qualifica di Vicesovrintendente

E' stato pubblicato sul Bollettino Ufficiale del Personale, Supplemento straordinario N. 1/22 del 28/06/2012




per quanto riguarda la nostra provincia, ecco il calendario delle prove

La CONSAP Alessandria augura un grande "in bocca al lupo" a tutti i partecipanti

mercoledì 27 giugno 2012

Piano dei rinforzi estivi per l'anno 2012 - Trattamento di missione

In data 30 Maggio u.s. la Direzione Centrale per gli Affari Generali della Polizia di Stato, ha reso noto , con nota N.559/A/1/130.1.2/21727, il “piano dei rinforzi estivi per l’anno 2012”.
Il dispositivo prevede nel complesso, l’impiego di 422 Operatori fra c.d. ordinari, appartenenti ai Reparti Prevenzione Crimine, delle Specialità e unità speciali (ippomontate, sommozzatori, personale nautico).
Questi operatori di rinforzo, preferibilmente (non esclusivamente) appartenenti ai ruoli Sovrintendenti e degli Agenti Assistenti, saranno di massima impiegati in Servizio Fuori Sede nel periodo 9 luglio 25 agosto pp.vv.
In merito al trattamento economico del personale impiegato in missione nazionale, la Direzione Centrale per le Risorse Umane - Servizio T.E.P. e Spese Varie - Divisione II, con nota N. 333-G/II.2624/02 datata 20 Maggio 2012, ha chiarito che “ […] nelle missioni all’interno del territorio nazionale, fuori dalla sede ordinaria per motivi di servizio, è tenuto a fruire, per il vitto e alloggio, delle apposite strutture delle amministrazioni di appartenenza, ove esistenti e disponibili”  […] “ il termine “disponibili”, riferito alle strutture dell’Amministrazione esistenti presso il luogo di missione, deve comprendere anche l’accezione “fruibile”. A tale riguardo e con specifico riferimento agli alloggi si vuole evidenziare che la disponibilità non dovrà essere esclusivamente rispetto alla circostanza che l’immobile sia o meno libero, ma anche al fatto che siano garantiti gli standard necessari riferiti sia allo stato che almeno ai servizi e alle dotazioni previste per la categoria alberghiera di cui all’articolo 13 co 2° D.P.R. nr. 51 del 16.04.2009”
Il succitato Decreto recita: “ […] in caso di pernottamento compete […] albergo fino a 1^ categoria, con esclusione di quelle di lusso”. Il servizio T.E.P precisa inoltre :” Il Dirigente della sede di servizio del dipendente che verrà inviato in missione, sentito il Dirigente della sede di destinazione, è tenuto a verificare, in via preventiva, la possibilità di utilizzare le strutture dell’Amministrazione per vitto e i d o n e o alloggio del personale […] Qualora la sistemazione logistica non possa essere assicurata, gli stessi dovranno attivarsi affinché essa venga affidata ad esercizi che offrano garanzie di massima affidabilità ed economicità”. […] Effettuata tale verifica, qualora si accerti l’indisponibilità delle strutture di cui sopra, il Dirigente, avrà cura di individuare il trattamento economico di missione da corrispondere, se quello ordinario con rimborso delle fatture di pernottamenti e pasti o il pagamento della somma forfettaria

Riassumendo in estrema sintesi:

  1. Non è sufficiente che l’Alloggio di Servizio sia libero ma lo stesso deve avere i requisiti di cui 13 co 2° D.P.R. nr. 51 del 16.04.2009 (per evitare malintesi ricordiamo che il personale accasermato non è equiparabile a quello inviato dall’Amministrazione in Servizio Fuori Sede)
  2. Il Dirigente del reparto di provenienza deve verificare preventivamente se gli Alloggi forniti dal Dirigente della Sede di Aggregazione possiedano o meno i requisiti previsti dalla Legge
  3. Effettuata la verifica il Dirigente del Reparto di provenienza individua il trattamento economico da corrispondere.

La CONSAP confida che le disposizioni emanate con chiarezza dalle Direzioni Centrali del Dipartimento della Pubblica Sicurezza vengano fedelmente ottemperate, ma allo stesso tempo invita gli Operatori impiegati in Servizio Fuori Sede a documentare tempestivamente a questa Segreteria CONSAP, ogni eventuale  infrazione a tali direttive.

LE SEGRETERIE INTERREGIONALI PIEMONTE - LOMBARDIA

lunedì 25 giugno 2012

Sezione Polizia Stradale di Alessandria - Ritiro delle deroghe agli orari previste dall'Accordo Nazionale Quadro - La CONSAP dice NO


L'attuale Accordo Nazionale Quadro prevede che l'impianto generale dei turni possa essere derogato a livello locale previa l'intesa tra i Sindacati e l'Amministrazione. La Sezione Polstrada di Alessandria beneficiava di queste deroghe, che cercavano di contemperare le esigenze del Personale Pattugliante con le esigenze di quello Burocratico ma, nel corso della riunione che si è tenuta questa mattina tra le Organizzazioni Sindacali e l'Amministrazione, questa armonia è venuta meno. Alcune Sigle hanno criticato  questo sistema di orari di lavoro alla Sezione Polstrada di Alessandria

CHIEDENDO DI FATTO DI IMPIANTARE UN TURNO IN QUINTA 
SENZA DEROGHE PER LE PATTUGLIE, e quindi, gioco forza 
DI INCREMENTARE L'ORGANICO DEI PATTUGLIANTI 
DA NOVE UNITA' AD ALMENO QUINDICI.

Questa organizzazione del lavoro, se da un lato ha trovato l'Amministrazione ad accoglierla entusiasticamente, dall'altro ha trovato

la CONSAP che, NEL TENTATIVO DI 
SCONGIURARE I PREVEDIBILISSIMI TRASFERIMENTI D'UFFICIO, 
ha ritenuto di NON REVOCARE LE DEROGHE

a suo tempo rilasciate, prendendo tempo per formulare una soluzione alternativa , che tenga conto di: volontarietà ad effettuare il servizio esterno; temporaneità nell'impiego; giusta rotazione tra i Dipendenti 

Ecco la nota inserita a verbale dalla CONSAP :


"La CONSAP apprezza lo sforzo organizzativo messo in campo dal Dirigente della Sezione Polizia Stradale di Alessandria per ottemperare agli accordi sindacali precedentemente siglati.
Per quanto riguarda le criticità rappresentate dal personale della Sezione, questa O.S., al fine di scongiurare movimenti di autorità dal settore burocratico a quello dei pattuglianti, propone di verificare se vi sono Operatori che volontariamente vorrebbero transitare in quel Settore, sia continuativamente che saltuariamente.
Solo una volta effettuata questa verifica la CONSAP sarà in grado di valutare se confermare o meno le deroghe rilasciate a suo tempo all'Accordo Nazionale Quadro. Si riserva in tempi brevi di far pervenire una proposta scritta all'Amministrazione e , nel mentre, riconferma le deroghe in parola"


Al termine della riunione la Nostra posizione, tesa a garantire la posizione di tutti gli Operatori, è risultata MINORITARIA, ma ciò non toglie che continueremo a vigilare ed agire, formulando la controposta CONSAP,  affichè questa "nuova fase" non porti disagio o arbitrarie disparità di trattamento tra gli Operatori

Fabrizio RICCI


CONSAP Informa

CONSAP Informa 25/2012

184° Corso Allievi Agenti - Durata

E' stato comunicato a questa Segreteria Provinciale CONSAP che la durata del 184° Corso Allievi Agenti sarà pari ai 12 mesi previsti

sabato 23 giugno 2012

Spending Review: Osservazioni e proposte


n relazione alla nota nr.557/RS/01/71/4247 datata 13 giugno 2012 con la quale codesto Ufficio ha trasmesso la bozza di documento elaborato sull’argomento di cui all’oggetto dal Gabinetto del Ministero dell’Interno, ed illustrato alle organizzazioni sindacali nel corso della riunione con  lo stesso Ministro in data 8 giugno u.s., le scriventi organizzazioni sindacali con la presente, intendono formulate le seguenti osservazioni e proposte.
Preso atto che le condizioni economiche del Paese richiedono iniziative di razionalizzazione della spesa pubblica al fine di rientrare nei parametri economici che sono imposti dalla Comunità Europea, pur essendo assertori che la sicurezza del Paese non è un costo di sistema, ma un investimento per creare le condizioni imprescindibili al rilancio economico, sociale e politico della nostra comunità, responsabilmente con la storia e l’azione che da sempre accompagna il sindacato di polizia, non ci si esime dal dare un proprio contributo nell’individuare quali sono i settori sui quali poter intervenire, senza pregiudicare la “mission” fondamentale della tutela delle istituzioni democratiche e dei cittadini.
Nel ribadire ancora una volta, quindi, che nessun taglio può essere operato sui presidi territoriali, che rappresentano il cardine dell’impianto del nostro sistema sicurezza, basato sull’autorità provinciale di P.S. politica e tecnica, si prende atto con soddisfazione che la proposta avanzata, a differenza di quanto appreso nelle anticipazioni giornalistiche, non riguarda più la chiusura di questure, prefetture e comandi provinciali dei vigili del fuoco, ma attiene ad una revisione dell’assetto organizzativo dei rispettivi dipartimenti a livello centrale e di quei capitoli che, se pur provati, già dai risparmi operati nelle precedenti legislature, possono continuare a garantire il funzionamento, nonostante un ulteriore intervento di ridimensionamento delle risorse ad essi attribuiti.
Analogo intervento, nell’ottica di ricondurre i centri di spesa in capo ad un unico gestore, che pure è stata presentata per quanto riguarda l’acquisto di beni e servizi, potrebbe essere attuato sui reparti altamente specialistici (reparti volo, nautici, o di particolare rappresentanza) attraverso l’applicazione concreta di uno dei principi basilari individuati dalla legge gi riforma 121/81 che ha ridisegnato il vecchio modello della sicurezza su quello attuale e che, nonostante ammodernamenti di cui necessita per renderlo all’altezza della nuova articolazione geo-politica che l’Italia e l’Europa ha adottato negli ultimi venti anni, andando ad istituire uffici interforze che operano con la somma delle attuali risorse umane, strumentali di mezzi oggi insufficienti a garantire livelli di efficienza dei singoli uffici che insistono su questi settori.
Appare evidente allora, in tale ottica, anche perché supportata dalla richiamata legge 121/81, l’esigenza di salvaguardare e confermare la centralità del Ministero dell'Interno e del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, e quindi dell’Autorità di Pubblica Sicurezza a livello centrale e periferico,  quale fulcro per il coordinamento e l’esplicazione della politica della sicurezza nell’assetto istituzionale del Paese, a conferma del ruolo fondamentale sinora svolto a garanzia delle istituzioni democratiche, della sicurezza e della vita civile.
In uno slogan a conferma della capacità di garantire la sicurezza nella libertà.
In questo quadro, e sottolineando l’aspetto sull’apertura da parte del Ministro di operare le razionalizzazioni al centro piuttosto che in periferia, si ritiene opportuno proporre quanto segue:
1)     RUOLO E POTERI DELLE AUTORITA’ DI PUBBLICA SICUREZZA.- Riguardo all’esigenza di provvedere ad una razionalizzazione del sistema sicurezza, attraverso l’attribuzione, in via esclusiva, di funzioni o compiti che richiedono investimenti onerosi in termini di dotazioni di mezzi e materiali ad alta tecnologia, vanno previste potestà di disposizione e di utilizzo effettive e immediate da parte dell’Autorità di P.S., in particolare a livello territoriale, per evitare inutili e gravosi processi di mediazione tra apparati, come accade oggi, che pregiudicano l’efficienza e la tempestività  delle azioni comportando, altresì, costi maggiori e l’impossibilità di individuare le effettive conseguenti responsabilità gestionali nell’attività di garanzia dell’ordine e della sicurezza pubblica, poiché essendo le stesse, per norma, in capo al Questore, pur individuando il responsabile oggettivo, non forniscono allo stesso strumenti per attuarla;
Sul punto si auspicano interventi volti a rafforzare il ruolo, oltre che la responsabilità, delle autorità politica e tecnica di P.S. nel coordinamento delle Forze di Polizia, ivi comprese le Polizie Locali.
2)     ACCORPAMENTI DI DIPARTIMENTI E DIREZIONI CENTRALI.-  Condivisibile, anche se ancora parziale e insufficiente rispetto agli spazi possibili d’interventi di razionalizzazione, appare il prospettato accorpamento dei dipartimenti del Ministero dell’interno e l’ipotesi di razionalizzazione organizzativa all’interno del Dipartimento della P.S.. E’ necessario però, per quest’ultima parte, fare due precisazioni, sebbene si condivida che la riduzione dei posti di funzioni avvenga a livello centrale e non periferico. Pur concordando sull’accorpamento dell’UCIS in altra Direzione Centrale, riteniamo non idonea la soluzione prospettata in considerazione delle finalità che il predetto ufficio persegue; si ritiene infatti più consona una sua collocazione, in funzione di una stretta attinenza con le finalità che la Direzione persegue,  all’interno della Direzione Centrale per la Polizia di Prevenzione, ovvero sotto la Segreteria del Dipartimento che sovrintende e coordina tutte le attività di sicurezza preventiva cui il Dipartimento è chiamato a dare risposta; inserirla nella Direzione Centrale della Polizia Criminale, a parere di chi scrive, potrebbe comportare una confusione di ambiti e di identità,  in considerazione del fatto che all’interno di quest’ultima, insiste un ufficio finalizzato si alla sicurezza di persone le quali, però, hanno lo status di collaboratore di giustizia. Di avviso contrario, invece, si è sull’accorpamento dell’Istituto Superiore di Polizia sotto la Direzione Centrale degli Istituti di Istruzione, ciò per due questioni primarie: la prima, come ribadito anche in sede di incontro anche sul documento dallo stesso Ministro, è relativa al fatto che sugli assetti fondamentali i tagli e le razionalizzazioni avrebbero riguardato in modo speculare ed omogeneo la Polizia di Stato  e l’Arma dei Carabinieri. In questo senso si evidenzia che la piena autonomia della Scuola Ufficiale dell’Arma dei Carabinieri è conservata giustificandola, in modo totalmente condivisibile, che la formazione dei futuri dirigenti dell’Amministrazione, così’ come quella di tutto il personale nei veri ruoli e qualifiche è un “asset” fondamentale per un’amministrazione che vuole essere al passo coi tempi e capace di reinterpretare la propria “mission” a seconda dei cambiamenti geopolitici e sociali che il Paese subisce nel corso dei tempi. La seconda, che pur sembrando un fatto ideologico e di principio, in realtà, diventa di merito e di sostanza, attiene alla questione che, ancora una volta, quando si tratta di razionalizzare la prima cosa sulla quale si incide è il personale e la sua formazione. Per chi scrive la formazione è elemento essenziale, imprescindibile e non contrattabile, per la tutela della sicurezza, dell’efficienza dell’amministrazione, ma anche di tutti i suoi operatori e dei cittadini. Ecco perché su questo punto si esprime parere contrario, sottolineando che il recupero dei posti di funzione che si era ipotizzato in questa operazione, va traslato su altri settori del Dipartimento della P.S. ricercando affinità e consonanza di impiego e di “mission”. Sarebbe veramente ingiustificabile mantenere questa impostazione anche in funzione della filosofia che è posta a base dell’ intervento che, razionalizzando, vuole anche aumentare l’efficienza e l’efficacia del settore su cui agisce. In questo caso l’ipotesi prospettata appare un taglio sulla efficienza, sulla efficacia e sulla tutela del personale. In ultimo si ritiene ineludibile, sempre nell’ottica della  razionalizzazione e dell’efficienza  una definizione delle piante organiche, anche degli uffici centrali, come già previsto per gli uffici territoriali, in un’ottica di organizzazione osmotica, nella quale però il centro è servente rispetto alla periferia.
3)     REVISIONE DELL’ASSETTO ORDINAMENTALE DEL RUOLO TECNICO.-Si esprime parere contrario sulla possibilità di una revisione ordinamentale del solo ruolo del personale tecnico di Polizia di Stato. Qualora invece il punto  sia riferito, come illustrato negli incontri, alla momentanea mancata assunzione di 1500 unità del suddetto ruolo, pur ritenendo tale intervento estremamente pesante sull’impianto portante delle legge di riforma, allo stato, si ritiene lo stesso il meno invasivo e destrutturante oggi possibile su una situazione organica già duramente provata che fa registrare una carenza di circa 15.000 unità nei ruoli della Polizia di Stato. Relativamente agli interventi sugli aspetti ordinamentali del ruolo tecnico, essi non potrebbero essere effettuati al di fuori di un’organica e complessiva ridefinizione degli assetti ordinamentali di tutti i ruoli della Polizia di Stato, che potrebbe attuarsi anche attraverso una precisa individuazione dei posti di funzione dei livelli non dirigenziali. Tale intervento però va realizzato con un percorso legislativo complessivo e contestuale finalizzato, sia al riordino del sistema, sia a quello delle carriere; siffatta soluzione sarebbe, invero, la più idonea rispetto al conseguimento degli obiettivi di razionalizzazione e qualificazione della spesa ma, soprattutto, di miglior servizio ai cittadini;
4)     RAZIONALIZZAZIONE DEL PARCO MACCHINE.- In merito alla razionalizzazione del parco macchine, va rilevato che anziché provvedere a tagli lineari dei finanziamenti su base pluriennale, è necessario definire preliminarmente ed in modo chiaro, quali sono i settori interessati da tale riduzione. A ciò bisogna accompagnare una riorganizzazione relativa al diritto di utilizzo delle auto di servizio e sui rispettivi beneficiari che di tale servizio si avvalgono.  Una siffatta soluzione permetterebbe concretamente di razionalizzare il sistema, senza intaccare le funzioni primarie di prevenzione e contrasto al crimine e procurare una maggiore disponibilità di mezzi per le attività istituzionali, a parità di spesa, oltre che a liberare risorse umane al momento impropriamente utilizzate, in via esclusiva, in mansioni di autista;
5)     PROCEDURE DI ACCESSO NEI RUOLI DELLA POLIZIA DI STATO.- Particolare importanza, a parere di chi scrive, è il punto relativo alla razionalizzazione delle procedure di accesso ai ruoli della Polizia di Stato.    Premettendo in modo pregiudiziale che non si condivide l’impianto rispetto al quale tale intervento dovrebbe riguardare le procedure per l’accertamento dei requisiti psicofisici e attitudinali dei candidati,  è occasione importante per fare alcune riflessioni su queste modalità in vista dell’obiettivo di produrre risparmi di spesa, ma nell’ottica di aumentare la qualità e l’efficienza della selezione. Ci si riferisce, in particolare, alla previsione normativa secondo la quale i candidati devono provenire, in via esclusiva, dalle forze armate. Peraltro l’art 2199  comma 7 del codice militare prevede che a decorrere dal 2010 si potesse rivedere il vincolo all’assunzione esclusiva degli agenti dalle forze armate, anche se, fino ad oggi, nessuna determinazione al riguardo è stata effettuata. Il perdurante e permanente passaggio obbligato ed esclusivo degli agenti dalle forze armate, che dura ormai da molti anni, ha generato un’anomalia che sta mettendo a dura prova la tenuta e l’efficienza del sistema da una lato e l’aumento delle spese dall’altro.  L’analisi dei dati dimostra che oggi questi giovani arrivano in polizia ad un’età di circa 30 anni; questo significa, considerato che il limite ordinamentale oggi è di 60 anni, che l’investimento sulla formazione e i costi per i concorsi vanno ripetuti più volte rispetto al passato quando, invece, i candidati entravano in polizia a circa 20 anni di età anagrafica. Questo consentiva di risparmiare i costi per l’espletamento dei concorsi e di avere un maggiore profitto dall’investimento sulla formazione poiché essa aveva un rendimento più lungo e pari a circa 40 anni. In tale ottica si richiede di modificare le procedure concorsuali prevedendo che i candidati possano essere riassunti direttamente al conseguimento della maggiore età e del titolo di scuola media secondaria riservando a coloro i quali provengono dalle forze armale solo un’aliquota quale riconoscimento della dedizione e dell’impegno posto al servizio del Paese nelle forze armate. In questo modo, e senza alcuna modifica al nostro attuale modello di selezione per l’accertamento dei requisiti psicofisici e attitudinali, peraltro di provata attendibilità ed elemento qualificante a cui tutte le altre Amministrazioni guardano con rispetto e per mutuarne i contenuti, si potrebbe avere un risparmio di spesa nel bandire i concorsi e nel rendere più fruttifero l’investimento della formazione e, nel contempo, immettere forze giovani che sono condizione indispensabile per mantenere efficiente il sistema, anche alla luce degli interventi in materia previdenziale che il governo si appresta ad operare e che prevedono, comunque, l’allungamento del servizio.
6)     OTTIMIZZAZIONE E RIDUZIONE DEI CANONI DI LOCAZIONE.-Si condivide che l’avvio dei processi di ottimizzazione dei presidi della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri, con riduzione dei canoni di locazione, debba essere affrontato necessariamente in sede governativa. Ciò per tenere conto della pluralità e delle diverse forme di finanziamento che attualmente regolano la materia, nonché della disciplina che è diversificata tra Polizia di Stato ed Arma dei Carabinieri, che non consente, attesa la possibilità di accesso al pagamento dei canoni da parte degli enti territoriali ai comandi Carabinieri, di contenere e mantenere sotto il controllo di un’unica regia la spesa.
7)     INTRODUZIONE DAL 2013 DEL BILANCIO SOCIALE.- In riferimento alla introduzione, a partire da 2013, anche per il Ministero dell’Interno del sistema del bilancio sociale, relativamente al  comparto delle forze di Polizia, è opportuno tenere conto del profilo degli stanziamenti, delle diverse finalità cui gli stessi devono garantire per avere un’oggettiva valutazione dell’incidenza reale di spesa nel rapporto tra i servizi resi ai cittadini, in materia di ordine e sicurezza pubblica e di soccorso pubblico, degli eventi non prevedibili che comunque vengono puntualmente garantiti  e le risorse complessivamente stanziate;
8)     RIDUZIONE DELLE  SPESE DI CONSULENZA In ultimo, per rimanere nell’ottica di puntuale e costruttiva collaborazione rispetto all’obiettivo prefissato, si ritiene indispensabile sottolineare i due qualificanti e imprescindibili punti che seguono. Ritenendo chi scrive che all’interno del Ministero dell'Interno insistano eccellenti professionalità, molto spesso sottoutilizzate, in grado di effettuare qualsiasi intervento in tema di analisi, pianificazione, programmazione e proiezione di intervento rispetto alle materie che sono di competenza dello stesso Ministero, appare giunto il momento che la pratica di affidamento di consulenze all’esterno del Ministero dell'Interno vada eliminata completamente, fatta eccezione per le ipotesi per le quali sono richieste professionalità scientifiche che sono completamente estranee al bagaglio professionale delle risorse umane presenti nei vari Dipartimenti. Si richiede pertanto in tal senso un’informazione complessiva e puntuale sulla spesa relativa alle consulenze esterne  che il  Ministero dell’Interno ha sinora attribuito, richiamando l’attenzione a valorizzare le professionalità e gli apparati interni per la elaborazione di progetti e per la razionalizzazione della spesa. In tale ottica, ribadendo ancora una volta la totale disponibilità al confronto, anche nel merito delle questioni, si sottolinea l’indispensabilità dell’avvio di un confronto con il sindacato per dare corso al processo di razionalizzazione dei presidi sul territorio nell’ottica di conseguire un recupero in termini di minor spesa e maggior efficienza nei servizi ai cittadini.

Certi che il presente contributo sarà attentamente valutato e utilizzato nella predisposizione della spending review che dovrà essere attuata, al fine di realizzare i 200 milioni di risparmio nei prossimi nove anni, si richiede un’ultima, ma indispensabile precisazione.
Sarebbe devastante per l’intero sistema se il Governo, dopo aver preso atto dei piani di spending review  specifica che il  Ministro presenterà, dovesse, in un’ottica di esigenze ulteriori di risparmio indicate in senso lato da parte del Ministero dell’Economia, avvallasse e prevedesse ulteriori tagli lineari che, in quanto tali, pregiudicherebbero il funzionamento dell’intero sistema sicurezza sino al punto da mettere in discussione la salvaguardia e la garanzia delle Istituzioni democratiche e della stessa sicurezza dei cittadini.
Consap, Siulp, Sap e Ugl.

PENSIONI - Azione congiunta CONSAP - SIULP - SAP- UGL

Ministro Fornero, gli impegni si rispettano!
editoriale di Nicola Tanzi 



Sul Regolamento pensionistico il SAP e il compatto fronte sindacale costituito da Siulp, Ugl e CONSAP  continuano una battaglia che è soprattutto di metodo, al di là della sostanza che resta ovviamente fondamentale.
Avevamo scritto nel precedente Flash che questa sarebbe stata una settimana importante per la spending review e per le pensioni.
[…]
Sul tema delle pensioni, invece, abbiamo incontrato nella giornata di venerdì 22 giugno il Vice Capo della Polizia Paola Basilone alla quale abbiamo ricordato con forza la necessità, nell'ambito del Regolamento di armonizzazione del sistema previdenziale, di riconoscere appieno e senza indugi la Specificità della Professione.
Essere riusciti, esclusivamente grazie alle battaglie condotte in questi mesi e all'appoggio dei Gruppi parlamentari dei principali partiti che sostengono il Governo Monti, ad escludere dal Regolamento le pensioni privilegiate, i "sei scatti" all'atto del pensionamento, i “cinque anni” per chi li ha oggi maturati e aver mantenuto il cosiddetto “moltiplicatore”, è sicuramente un risultato importante.
Così come è fondamentale aver avuto garanzie circa la salvaguardia dell'accesso alla pensione di vecchiaia e anticipata per coloro che al 31 dicembre 2012 maturano il diritto secondo la vigente normativa.
Ma la volontà di incrementare, nel tempo,i limiti per l'accesso alla pensione di vecchiaia in maniera sensibile, oltre all'aumento degli anni necessari per accedere alla pensione anticipata (dal 2013), alla ipotizzata futura riduzione del periodo figurativo contributivo e a possibili interventi di diversificazione sulla percentuale del coefficiente di trasformazione del montante contributivo, non possono trovarci d'accordo.
Anche perché le Forze dell'Ordine sono costituite da operatori che invecchiano, che sfiorano come età media i cinquant'anni e non possiamo prevedere, neppure in futuro, una Polizia di "vecchietti" che rischia di essere penalizzante per tutti, a partire dai cittadini che chiedono e pretendono sicurezza.
Il nostro Ministro dell'Interno deve avviare uno specifico e preventivo confronto con le OO.SS. prima di fornire il parere ufficiale dell'Amministrazione al Ministro Fornero sulla materia pensionistica, anche perchè è ormai pacifico che il Regolamento avrà efficacia dal primo gennaio 2013 e ci sono tutti i tempi necessari per risolvere i problemi.
Se c'è la reale volontà di farlo. E il Ministro Fornero, come stabilito dal Parlamento con l’Ordine del giorno che ha recepito le mozioni parlamentari dei principali Gruppi politici, deve avviare prima dell’emanazione del Regolamento un confronto reale e costruttivo con i Sindacati di Polizia.
Confronto che lei stessa ha affermato – le dichiarazioni sono agli atti parlamentari – di voler intraprendere.
Così come - questa è una nostra ferma posizione da tempo sulla quale oggi tutti convergono - occorre dare avvio al tavolo di confronto sulla previdenza complementare contestualmente alla predisposizione dello schema di Regolamento.
Per il SAP resta, inoltre, primaria la questione del Riordino delle carriere e da questo punto di vista abbiamo preso atto delle dichiarazioni del Vice Capo Basilone che ha annunciato che il Decreto istitutivo del tavolo tecnico sulla riforma ordinamentale è alla firma del Ministro.
Ad oggi, comunque, è chiaro e fermo il nostro NO alla bozza di Regolamento pensionistico.
Un messaggio che abbiamo fatto arrivare al Prefetto Cancellieri dalla quale ci aspettiamo risposte concrete.
Un messaggio che ancor più forte deve arrivare alla professoressa Fornero, chiamata a rispettare la volontà del Parlamento ed avviare il confronto.
La nostra battaglia, certamente, prosegue e continuerà con sempre maggiore forza per tutelare il personale.

venerdì 22 giugno 2012

PENSIONI: LA CONSAP BOCCIA LA NUOVA BOZZA E LA RINVIA AL MITTENTE.


Questa mattina, presso il Viminale ha avuto luogo una riunione relativa all'armonizzazione dei requisiti di accesso al sistema pensionistico del personale del comparto sicurezza - difesa e comparto vigili del fuoco e soccorso pubblico.
Presenti per l'amministrazione il vice capo Prefetto Basilone, il dott. De Rosa dell' Ufficio Relazioni Sindacali,con funzionari del suo uffiicio,il dott.Wretsco dell'Ufficio Pensioni ed il dott. Bella dell'Ufficio Legislativo.
In rappresentanza della CONSAP il Presidente Nazionale Mauro Pantano ed il Dirigente Nazionale Giancarlo Vitelli.
La delegazione CONSAP ha rappresentato la necessità di provvedere ad un riordino complessivo di Ruoli e Qualifiche, prima di mettere mano alla eventuale riforma del sistema pensionistico.
L'unica apertura possibile in questo momento è quella di prevedere la permanenza in servizio solo di coloro che su base volontaria,ne facciano esplicita richiesta, per incrementare i contributi persionistici.
Nel rinviare al mittente la bozza è stata ribadita la necessità di incontrare il Ministro Fornero per meglio illustrargli le differenze tra sicurezza lavorata e la  sicurezza chiacchierata.

Sulla pelle dei poliziotti non ci sono più margini per  fare risparmi .

giovedì 21 giugno 2012

PENSIONI - ECCO LA BOZZA!!!









Riorganizzazione Polizia Ferroviaria - Nota Segretario Generale Nord - Italia


Tanto si parla della spending rewiew per rimodulare le spese e i relativi sprechi della PA, e tanto non si dice di quanto veramente può accadere nel territorio per   la sicurezza e la serenità lavorativa dei poliziotti. Mentre assistiamo al taglio dei cosiddetti rami secchi delle ferrovie nelle tratte decise dalla Regione Piemonte, serve fare una attenta valutazione di quanto in queste ore vede una riorganizzazione nel settore della Polizia Ferroviaria.La forte volontà di razionalizzare in termini di sicurezza passa anche attraverso l'eliminazione la chiusura e il ridimensionamento dei posti di Polizia Ferroviaria. Si incomincia con Mortara (Pavia) dove prima sono stati tagliati i cosiddetti rami secchi delle tratte che secondo uno studio di Illustri personaggi vedevano sprechi nel servizio Ferroviario, poi combinazione, magia, chiamiamola come vogliamo, ecco che il Posto di Polizia Ferroviaria della Città di Mortara, viene lasciato ad organico zero, che vuol dire? Esiste l'ufficio ma l'organico è zero, una maniera gentile per comunicare la chiusura dell'ufficio di Polizia.  Poi Casale Monferrato, dove sono riusciti nel trasformare il Posto di Polizia ferroviaria ad un ufficio con soli 2 Agenti in servizio, ed anche in quella zona i ridimensionamenti del traffico su rotaia vede dei taglia dei cosiddetti "rami secchi".  Ora parlano e determinano la soppressione del treno Santhià-Arona, ecco in quelle 2 stazioni ci sono 2 Posti di Polizia Ferroviaria, che sono già stati ridotti negli anni ad organico al limite della decenza (6,7 unità operative che effettuano solo scorte ai treni), forse anche per queste località periferiche è allo studio la loro chiusura con la favola dell'organico zero..? Quindi la volontà Ministeriale, si presume in accordo con le Ferrovie, è quella di incominciare con la razionalizzazione del traffico su rotaia considerato spreco e poi chiudere di conseguenza gli uffici della Polizia di Stato che si trovano in quelle tratte.? Questo è l'intento.?  La Consap non ci sta' e tramite la propria struttura Nazionale chiede ufficialmente di chiarire cosa si intende fare nella nuova riorganizzazione dei Compatimenti della Polizia Ferroviaria oggetto del tavolo di discussione in questi giorni al Ministero dell'Interno.  I colleghi della Polizia Ferroviaria devono sapere dove verranno inviati, qualora si ritenga di dover rivedere alcuni Posti di Polizia.  La Consap vigilerà su questo aspetto. 


Confederazione sindacale autonoma di polizia         

 Segreteria Generale Nord Italia

PENSIONI - Ecco la convocazione


mercoledì 13 giugno 2012

Incontro con il Direttore Centrale per gli Istituti di Istruzione


Alessandria, 13 Giugno  2012

OGGETTO:  Incontro con il Direttore Centrale per gli Istituti di Istruzione
                        Prefetto Gerardo CAUTILLI.

                        PERSONALE DELLA SCUOLA ALLIEVI AGENTI                      SEDE
                       
                        FREQUENTATORI 184° CORSO
                        AGENTI DELLA POLIZIA DI STATO                                           SEDE
e, p.c.:
                        SEGRETERIA NAZIONALE CONSAP                                           ROMA
                        E mail: info@consapnazionale.com

^ ^ ^ ^ ^ ^ ^ ^
                        Si è tenuto nella mattinata odierna una riunione tra la Segreteria CONSAP, rappresentata dal sottoscritto, e il Sig. Prefetto Gerardo CAUTILLI,  Direttore Centrale per gli Istituti di Istruzione.
                        In un incontro cordiale e costruttivo, che ha visto anche la presenza delle altre OO.SS. provinciali, la CONSAP, ha interrogato il Direttore Centrale sul futuro della Scuola Allievi Agenti di Alessandria e su quello del 184° Corso. Ecco le risposte:
Scuola Allievi Agenti di Alessandria
                        Il Prefetto CAUTILLI ha lodato l’attività del personale in forza all’Istituto, e ha ribadito più volte l’interesse dell’Amministrazione a mantenere in funzione la struttura, sia per motivi di prestigio ma anche per motivi economici, essendo la SCUOLA ALLIEVI AGENTI DI ALESSANDRIA NON CARTOLARIZZATA E QUINDI DI ESCLUSIVA PROPRIETA’ DEL DEMANIO ; ha inoltre comunicato che una cospicua aliquota del 185° corso verrà formata in questo Istituto.
184° Corso Agenti
                        Il Prefetto CAUTILLI ha ribadito che è in via di definizione un Decreto Legge che ridurrebbe la durata dei corsi per Agenti da 12 mesi a 9 (più 3 mesi di applicazione presso i Reparti). Il tempo di emanazione di tale Decreto potrebbe incidere anche sulla durata del corso in atto. Infatti, se tale provvedimento verrà perfezionato entro tempi brevi, il 184° Corso potrebbe avere la durata di 10 mesi e terminare nel mese di ottobre.
                        Non è certo che al termine del Corso , gli Agenti del 184° vengano immediatamente mandati a destinazione definitiva, ma potrebbero svolgere un breve periodo di aggregazione  
                        La riunione ha avuto termine con l’assicurazione che ogni determinazione in merito verrà comunicata tempestivamente.

Il Segretario
Generale Provinciale
Dr. Fabrizio RICCI

(firma in originale agli Atti)

lunedì 11 giugno 2012

SFS IMPERIA - Alloggi


OGGETTO: Servizio Fuori Sede Imperia - ALLOGGI

                        Signor Questore
                        della Provincia di                                                        IMPERIA
                        e-mail: urp.quest.im@pecps.poliziadistato.it
e, p.c.
                        Signor Direttore         
                        Scuola Allievi Agenti di                                              ALESSANDRIA
                        e-mail: direzione.saaal@poliziadistato.it
                       
                        SEGRETERIA NAZIONAL CONSAP                           ROMA
                        e-mail: segretariogenerale@consapnazionale.com
                       
                        SEGRETERIA REGIONALE CONSAP
                        PIEMONTE E VALLE D’AOSTA                                VERCELLI
                        e-mail: consapvercelli@libero.it

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                        Illustrissimo Signor Questore
Il Dipartimento Della P.S. - Direzione Centrale Per Le Risorse Umane - Servizio T.E.P. E Spese Varie Divisione II, con circolare nr. 333-G / II.2624/ 02 del 20 Maggio 2012, avente per oggetto: trattamento economico di missione nazionale del personale della Polizia di Stato - Chiarimenti,  ha determinato che:
“Il termine "disponibili", riferito alle  strutture dell’Amministrazione  esistenti presso il luogo di missione, deve comprendere anche l’accezione “fruibile” A tale riguardo e con specifico riferimento agli alloggi si vuole evidenziare che la disponibilità non dovrà essere verificata esclusivamente rispetto alla circostanza che l’immobile sia o meno libero, ma anche al fatto che siano garantiti gli standard necessari riferiti sia allo stato che almeno ai servizi e alle dotazioni previste per la categoria alberghiera di cui all’art. 13 comma 2. D.P.R. nr. 51 de116.04.2009.”
Orbene, Il summenzionato comma el DPR recita testualmente:
“In caso di pernottamento compete il rimborso delle spese dell'albergo fino alla prima categoria con esclusione di quelle di lusso.”
Caso vuole, che gli scriventi abbiano avuto il piacere , nell’anno 2011, di prestare servizio nella Questura di Imperia e che quindi abbiano buona conoscenza degli alloggi assegnati per il Servizio Fuori Sede in quell’anno. Due o tre letti per ogni piccola stanza e bagni comuni oltre il corridoio non sembrerebbero, a parere di questa Segreteria,  aderire a quanto previsto dal Dipartimento.
Per i motivi sopra esposti, la CONSAP richiede alla S.V. di voler individuare luoghi conformi alla normativa vigente, dove possano pernottare gli operatori che verranno a breve inviati in Servizio Fuori Sede ad Imperia.
Distinti saluti
Il Segretario Provinciale
con delega alla S.A.A Alessandria
Roberto CURELLI
Il Segretario
Generale Provinciale
Dr. Fabrizio RICCI
(firma in originale agli Atti)
(firma in originale agli Atti)

lunedì 4 giugno 2012

SAA - Aggregazione estiva 2012

Scuola Allievi Agenti Alessandria
Aggregazione estiva presso Questura di Imperia
-Proposta CONSAP-

                                               Signor Direttore
                                               Scuola Allievi Agenti di                                                   ALESSANDRIA
                                               e-mail: direzione.saaal@poliziadistato.it
e, p.c.:
                                               Signor Questore
                                               della Provincia di                                                               IMPERIA
                                               e-mail: urp.quest.im@pecps.poliziadistato.it

                                   Questa Segreteria ha recentemente appreso che 4 Operatori in forza alla Scuola Allievi Agenti di Alessandria, verranno aggregati nel periodo Luglio – Settembre 2012, presso la Questura di Imperia, con cambio previsto ogni 16 giorni.
                                               Questa Segreteria CONSAP, al fine di arrecare il minor disagio possibile agli operatori impiegati, espone le seguenti proposte:

PERIODO DI AGGREGAZIONE
La CONSAP propone invece che i 16 giorni previsti un'aggregazione basata su 2 turni completi di servizio, e cioè

Viaggio – Sera – Pom. – Mattino – Notte – Riposo Sett. - Sera – Pom. – Mattino – Notte – Viaggio

per un totale di giorni 11.

RUOLI IMPIEGATI NELL'AGGREGAZIONE
Nel caso il numero di aggregati dovesse rimanere 4, la CONSAP chiede, nel rispetto del Ruolo e delle relative prerogative,  che in ogni turno vengano impiegati:

4 Operatori: nr. 1 Ruolo Ispettori; nr.1 Ruolo Sovrintendenti; nr.2 Ruolo Agenti/Assistenti

Nel caso le unità aggregate fossero , auspicabilmente, ridotte a 3:

3 Operatori: nr. 1 Ruolo Sovrintendenti; nr. 2 Ruolo Assistenti/Agenti

ROTAZIONE NELL'IMPIEGO E VOLONTARIETA'
La CONSAP chiede che, dopo l'acquisizione della lista del personale volontario, lista che deve necessariamente ricomprendere anche gli operatori volontari in forza al servizio di vigilanza Istituto, vengano fin d'ora stabiliti i turni di aggregazione, avendo cura di salvaguardare almeno uno dei periodi di ferie già programmate dal personale e concordare per quanto possibile il Servizio Fuori Sede con gli Operatori interessati

Alessandria, 4 Giugno 2012


Il Segretario Provinciale
con delega alla S.A.A Alessandria

Roberto CURELLI
Il Segretario
Generale Provinciale

Fabrizio RICCI

venerdì 1 giugno 2012

Avvertenza

A seguito di recenti episodi verificatisi anche in questa Provincia, si avverte che gli incaricati alla diffusione delle Pubblicazioni CONSAP,
 non possono
essere appartenenti
alla Polizia di Stato
né a Forze dell’Ordine.
In ragione di ciò vi invitiamo
a segnalare anomalie
rispetto a quanto sopra.