martedì 30 ottobre 2012

TRATTENUTA DEL 2,5 PER CENTO : IL GOVERNO DECIDE DI MANTENERE LA TRATTENUTA RICALCOLANDO LA LIQUIDAZIONE CON REGOLE PIU' FAVOREVOLI. LA CONSAP NON CI STA E PREPARA GLI ATTI INGIUNTIVI PER IL RECUPERO COATTIVO DEI SOLDI INGIUSTAMENTE PRELEVATI

Tutto come prima del 2011I dipendenti pubblici continueranno a subire la trattenuta del 2,5 per cento sull’80 per cento della loro retribuzione, che era stata dichiarata illegittima dalla Corte Costituzionale. Ma lo Stato calcolerà la loro liquidazione con le regole generalmente più favorevoli della buonuscita, invece che con quelle del Tfr dei lavoratori privati. La soluzione scelta dal governo per ovviare al pronunciamento della Consulta è una vera e propria marcia indietro, che però lascia qualche dubbio su cosa accadrà a chi nel frattempo ha lasciato il lavoro. Per saperlo occorrerà attendere il testo definitivo del decreto legge sommariamente annunciato nel comunicato emesso al termine del Consiglio dei ministri del 26 ottobre scorso.
La soluzione escogitata dal Gverno è peggiore del male - ad avviso della Consap - perchè non risolve il problema sollevato dalla Consap davanti al TAR Lazio con un ricorso giurisdizionale ( nr. di ruolo 6742 del 2012 )  sottoscritto da migliaia di poliziotti che attendono giustamente la restituzione dei loro soldi ingiustamente trattenuti

Ai colleghi poco importa - prosegue la Consap - se questa soluzione è troppo costosa per il bilancio pubblico. Per tali motivi la Consap avvierà già dai prossimi giorni una serie di ingiunzioni legali finalizzate al recupero coattivo delle somme e relativi interessi legali

mercoledì 24 ottobre 2012

Giu' le mani dalle pensioni dei Poliziotti!!!


Torino, 23 Ott.

Consap Polizia oggi a Torino davanti al palazzo della Regione con altre Organizzazioni Sindacali del comparto sicurezza per dire al Ministro Elsa Fornero giù le mani dalle pensioni dei Poliziotti!La delegazione sindacale del Nord Italia e guidata dal Segretario del Nord Italia del Sindacato di Polizia Consap. Contestiamo al Ministro Fornero la Sua volontà di innalzare l'età pensionabile dei difensori dei cittadini fino oltre i 65 anni. I poliziotti non possono sopportare l'ennesimo schiaffo del governo. Donne e uomini della Polizia di Stato devono vedere un riconoscimento specifico in merito all'età pensionistica per la speciale professione!

CONSAP Nazionale

Commisione Provinciale Aggiornamento Professionale

Si è tenuta in data odierna la Commissione Provinciale Aggiornamento Professionale. Leggi nel verbale le concrete proposte della CONSAP!


martedì 23 ottobre 2012

La Segreteria CONSAP di Alessandria ospita il Coordinatore Nazionale per il Nord Ovest, che risponderà personalmente ai quesiti dei frequentatori del 184° Corso sulle Assegnazioni


Venerdì 26 Ottobre 2012, dalle ore 9 alle 12, la  CONSAP di Alessandria, avrà il piacere di ospitare nella propria Segreteria, Gian Mario Morello, Coordinatore Nazionale del sindacato per il nord -ovest e grande conoscitore degli organici e delle strutture di quest'area.

Morello, in previsione dell'imminente somministrazione dei questionari dove gli Agenti in Prova dovranno indicare le preferenze di sede, sarà a disposizione per rispondere ai quesiti generali sulle prime assegnazioni ma , grazie alle sue conoscenze particolari ed approfondite sulla situazione del Piemonte - Valle d'Aosta-Lombardia e Liguria risulterà prezioso a quei Frequentatori che volessero dare inizio alla propria carriera in queste regioni.

lunedì 15 ottobre 2012

Modalità esami 184° Corso



La Commissione Unica per gli esami finali del 184° Corso per Allievi Agenti della
Polizia di Stato riunitasi nelle date del 9, 10 e 11 c.m. presso l’I.P.I. di Nettuno, ha
assunto le seguenti determinazioni in merito allo svolgimento delle prove d’esame:

Prova pratica di Tiro:
L’esecuzione degli esercizi relativamente alla materia citata avrà luogo nei giorni 05 e
06 novembre p.v..
Viene ammesso alla prova il candidato che ha conseguito l’abilitazione al livello
addestrativo di base.
La prova consisterà in un tiro lento mirato a due mani, con pistola modello 92FS, a
una distanza di 10 metri con bersagli “UITS negativa” (sfondo nero con righe e numeri
bianchi) con 10 cartucce.
Relativamente ai bersagli UITS in dotazione, si precisa che: la sezione esterna al
bersaglio (dopo il 7) è da considerarsi 6, i 4 angoli del bersaglio, così come i colpi fuori
sagoma, sono da considerarsi 0, la sezione centrale del bersaglio è da considerarsi 10.

Il colpo tangente la linea di demarcazione tra due settori del bersaglio dovrà essere
conteggiato nella fascia superiore di punteggio.
Alla prova verrà attribuito un punteggio da 0 a 10 punti risultante dalla media dei 10
colpi esplosi.

Prova pratica di Difesa Personale e Tecniche Operative:
L’esecuzione degli esercizi relativamente alle materie citate avrà luogo nei giorni 07,
08 e 09 Novembre 2012.
La prova consisterà nell’esecuzione di due esercizi, uno per ciascuna disciplina, che
verranno estratti a sorte dal candidato, tra i seguenti:

ELENCO ESERCIZI DI DIFESA PERSONALE

Tecniche di protezione dell’arma individuale
Difesa da aggressione con calci e pugni
Difesa da aggressione con bastone lungo o corto
Difesa da aggressione con coltello o altro strumento da punta e/o taglio
Difesa da aggressione con pistola (davanti e/o alle spalle)
Difesa da aggressione alle spalle per strangolamento
Liberazione da presa ai polsi
Difesa da aggressione utilizzando lo sfollagente
Impiego dello sfollagente: spostamenti del corpo; impugnatura, posizione di
attesa
Difesa da presa al bavero


ELENCO ESERCIZI DI TECNICHE OPERATIVE

11.
Tecnica di protezione e reazione con autovettura specializzata - allarme
anteriore
12.Tecnica di protezione e reazione con autovettura specializzata - allarme laterale
13.Salita e discesa rapida da autovettura ferma
14.Perquisizione personale in piedi con appoggio
15.Perquisizione personale in piedi senza appoggio
16.Perquisizione personale in ginocchio con ammanettamento
17.Perquisizione personale ventre a terra con ammanettamento preventivo
18.Simulazione di come si effettua un posto di controllo
19.Tecnica a piacere di ammanettamento
20. Trasporto della persona ammanettata in auto

Per l’esecuzione materiale degli esercizi, quando necessario, si affiancherà in ausilio
all’esaminando, in qualità di “figurante”, altro frequentatore o, in subordine, un
istruttore. In base alla valutazione complessiva degli esercizi svolti, verrà attribuito il
giudizio di “idoneità” o “non idoneità”.
La sezione che inizierà le prove pratiche d’esame verrà individuata mediante
estrazione a sorte.

Prova teorica – Questionario
La sessione ordinaria si articolerà in due giornate e, precisamente, nelle date del 15
e 16 novembre p.v., in orario antimeridiano e in contemporanea in tutte le Scuole e
gli Istituti interessati. In ogni giornata verrà somministrato un questionario di nr 120
(centoventi) domande a risposta multipla (tre risposte: una esatta e due errate).

L’individuazione dei questionari da somministrare nella sessione ordinaria sarà
effettuata mediante estrazione della lettera (A o B) a cura di due Agenti in prova nella
mattinata del primo giorno d’esame.
A ciascuna risposta esatta sarà attribuito un punteggio di 0,50; a ciascuna risposta
errata sarà attribuito un decremento (-) di 0,20; alle risposte non date non sarà
attribuito alcun punteggio.
La prova teorica si intende superata se il candidato avrà ottenuto un punteggio non
inferiore a 70.
Il voto dell’esame teorico-pratico di fine corso è costituito dalla somma del punteggio
riportato nella prova teorica e nella prova pratica di tiro.
L’esame si intende superato qualora il candidato abbia riportato un voto complessivo
non inferiore a 73 punti e abbia ottenuto l’idoneità nella prova di difesa personale e
tecniche operative.
I candidati verranno ripartiti all’interno delle aule didattiche interessate dallo
svolgimento delle prove d’esame opportunamente distanziati e seguendo un criterio
casuale nell’individuazione dei posti a sedere.
Durante la prova non potranno essere utilizzati codici, leggi complementari, appunti,
dizionari e testi di qualunque genere, né telefoni cellulari e apparati simili.

Si ricorda che ai fini del giudizio finale occorre sommare il voto
dell’esame teorico-pratico con il punteggio risultante dal giudizio di idoneità, come
precisato nel decreto 10127 del 13.07.2012 500.C1/C.1.E(184)3.

Variazione data Giuramento 184° Corso

La data del Giuramento del 184° Corso è stata varata dal 4 al 5 Dicembre 2012

domenica 14 ottobre 2012

Tribunali, Minori e Poliziotti

Visto la bufera mediatica che , come al solito, si sta INGIUSTAMENTE abbattendo sulla nostra Istituzione, riporto il racconto (estrapolato da Facebook) di un Collega che lo ha seguito e vissuto:


Antonio Busacca Per essere più esauriente: scrive il collega cugino ...POLIZIOTTI VIOLENTI O STRUMENTALIZZAZIONE MEDIATICA?
Siccome molti amici mi stanno chiedendo un'opinione sul comportamento dei miei colleghi che hanno eseguito l'ordine di allontanamento del bambin
o, documentato dal video diffuso su internet, oggetto di pubblica generalizzata indignazione, ritengo opportuno esporre di
seguito quanto sto dichiarando agli organi di stampa da stamattina, ricostruendo la vicenda in modo quanto più oggettivo mi sarà possibile:
1) Lo scorso mese si agosto, con un provvedimento irrevocabile, la Corte d'Appello di Venezia ha disposto l'allontanamento del minore dalla madre, per tutelarne le condizioni psico fisiche.
2) un simile provvedimento, assolutamente raro, viene adottato solo in casi estremi, e presuppone decine di visite ed accertamenti effettuati dai servizi sociali, da neuropsichiatri infantili e da specialisti nel settore educativo;
3) da allora ben cinque tentativi di eseguirlo sono andati a vuoto;
4) il provvedimento del giudice ha affidato agli assistenti sociali l'esecuzione dell'allontanamento, ed ha disposto che, nel caso in cui non fossero riusciti nel loro incarico, potessero richiedere l'intervento della Forza Pubblica;
5) si arriva così ai giorni nostri, in cui, per l'appunto, gli assistenti sociali chiedono l'intervento dei poliziotti. I quali si limitano ad assistere all'ennesimo tentativo andato a vuoto di allontanare il bambino con i sistemi tradizionali. E' tra l'altro presente anche uno psichiatra, il quale, vista lo stallo decide di procedere. A quel punto il padre, dopo aver inutilmente cercato di abbracciare il figlio, lo prende per le gambe e lo trascina sul marciapiede.
6) qui entra in scena il mio collega, il quale, visto che il bambino era trascinato in quel modo, lo solleva da terra prendendolo da sotto le braccia. Non usa alcuna forma di violenza, ed anzi impedisce che la decisa azione del padre possa creare danni fisici al minore.
7) A questo punto la domanda: poteva il mio collega agire diversamente? E cosa avrebbe dovuto fare? Starsene a guardare il bambino trascinato come un sacco di patate? Non mi sembra la cosa migliore? Poteva la collega starsene zitta? Ecco, forse l'unica imprudenza in tutta questa vicenda è stata questa.
glasses Faccio infine presente che un poliziotto che si rifiuta di eseguire un ordine portato da una sentenza di un giudice commette un reato. E questo giusto perché si comprenda, una volta per tutte, che hai colleghi noi farebbe piacere evitare di assistere a simili squallide derive familiari. Ma non abbiamo alcuna possibilità di sottrarci a tali doveri. Se qualcuno lo vuole andare a fare al posto nostro, è il benvenuto.
9) infine, due parole quanto alle scuse chieste dal Capo della Polizia: lo dico come sindacalista, ed in quanto tale con diritto di esprimermi senza pericolo di essere sanzionato (un rischio che altrimenti correrei): ha perso un'occasione per fare una riflessione più approfondita. Ben vengano tutte le inchieste amministrative interne. Noi abbiamo il filmato integrale di quanto avvenuto, perché sul posto c'era un operatore della Polizia scientifica a riprendere il tutto. E questo filmato rappresenta la prova a sostegno della notizia di reato che oggi verrà trasmessa all'Autorità giudiziaria nei confronti di quanti hanno impedito l'esecuzione del provvedimento, così commettendo un reato
Siccome molti amici mi stanno chiedendo un'opinione sul comportamento dei miei colleghi che hanno eseguito l'ordine di allontanamento del bambino, documentato dal video diffuso su internet, oggetto di pubblica generalizzata indignazione, ritengo opportuno esporre di
seguito quanto sto dichiarando agli organi di stampa da stamattina, ricostruendo la vicenda in modo quanto più oggettivo mi sarà possibile:
1) Lo scorso mese si agosto, con un provvedimento irrevocabile, la Corte d'Appello di Venezia ha disposto l'allontanamento del minore dalla madre, per tutelarne le condizioni psico fisiche.
2) un simile provvedimento, assolutamente raro, viene adottato solo in casi estremi, e presuppone decine di visite ed accertamenti effettuati dai servizi sociali, da neuropsichiatri infantili e da specialisti nel settore educativo;
3) da allora ben cinque tentativi di eseguirlo sono andati a vuoto;
4) il provvedimento del giudice ha affidato agli assistenti sociali l'esecuzione dell'allontanamento, ed ha disposto che, nel caso in cui non fossero riusciti nel loro incarico, potessero richiedere l'intervento della Forza Pubblica;
5) si arriva così ai giorni nostri, in cui, per l'appunto, gli assistenti sociali chiedono l'intervento dei poliziotti. I quali si limitano ad assistere all'ennesimo tentativo andato a vuoto di allontanare il bambino con i sistemi tradizionali. E' tra l'altro presente anche uno psichiatra, il quale, vista lo stallo decide di procedere. A quel punto il padre, dopo aver inutilmente cercato di abbracciare il figlio, lo prende per le gambe e lo trascina sul marciapiede.
6) qui entra in scena il mio collega, il quale, visto che il bambino era trascinato in quel modo, lo solleva da terra prendendolo da sotto le braccia. Non usa alcuna forma di violenza, ed anzi impedisce che la decisa azione del padre possa creare danni fisici al minore.
7) A questo punto la domanda: poteva il mio collega agire diversamente? E cosa avrebbe dovuto fare? Starsene a guardare il bambino trascinato come un sacco di patate? Non mi sembra la cosa migliore? Poteva la collega starsene zitta? Ecco, forse l'unica imprudenza in tutta questa vicenda è stata questa.
Faccio infine presente che un poliziotto che si rifiuta di eseguire un ordine portato da una sentenza di un giudice commette un reato. E questo giusto perché si comprenda, una volta per tutte, che ai colleghi noi farebbe piacere evitare di assistere a simili squallide derive familiari. Ma non abbiamo alcuna possibilità di sottrarci a tali doveri. Se qualcuno lo vuole andare a fare al posto nostro, è il benvenuto.
9) infine, due parole quanto alle scuse chieste dal Capo della Polizia: lo dico come sindacalista, ed in quanto tale con diritto di esprimermi senza pericolo di essere sanzionato (un rischio che altrimenti correrei): ha perso un'occasione per fare una riflessione più approfondita. Ben vengano tutte le inchieste amministrative interne. Noi abbiamo il filmato integrale di quanto avvenuto, perché sul posto c'era un operatore della Polizia scientifica a riprendere il tutto. E questo filmato rappresenta la prova a sostegno della notizia di reato che oggi verrà trasmessa all'Autorità giudiziaria nei confronti di quanti hanno impedito l'esecuzione del provvedimento, così commettendo un reato.

venerdì 12 ottobre 2012

La CONSAP aderirà allo SCIOPERO GENERALE!!


MENSA DI SERVIZIO - Incontro con il Vice Questore Vicario di Alessandria

Oggi i rappresentanti della CONSAP Alessandria, nelle persone di Fabrizio RICCI e Roberto CURELLI, sono stati convocati dal Sig. Questore Vicario, Dottoressa FARANDA CORDELLA nelle sue funzioni di Presidente Commissione Consultiva Mensa e Spacci, per analizzare e discutere il Documento proposto da questa Segreteria.

Nel riconoscere, in via preliminare, le difformità sussistenti tra i menù proposti dal Contratto di Appalto della Ditta e quello effettivamente fornito, il Presidente ha assicurato che, coordinandosi con il Direttore della Scuola Allievi Agenti, intraprenderà ogni utile ed incisiva iniziativa al fine di risolvere la problematica proposta.

La CONSAP vigilerà affinchè in tempi brevi sia migliorata la varietà di pietanze fornite in mensa e, in mancanza farà,  in tempi brevissimi , sentire ancora piu' forte la sua voce.

sabato 6 ottobre 2012

Trasferimento a Domanda



Il trasferimento di sede del personale della Polizia di Stato può essere disposto a domanda dell'interessato, sempre che quest'ultimo abbia prestato servizio nella stessa sede ininterrottamente per quattro anni (ma tale termine si riduce a due anni per il personale che presta servizio nelle sedi disagiate) (art. 55, 10 comma D.P.R. 335/82).
La circo n. 333-A/9802.B.B.5.4 del Ministero dell'Interno del 28/10/1993 precisa che in materia di trasferimenti del personale della Polizia di Stato occorre sottolineare che l'Amministrazione, nell'adozione dei relativi provvedimenti, dovendo perseguire preminenti fini di pubblico interesse, è tenuta a considerare come prevalenti le esigenze di servizio che costituiscono elemento di valutazione prioritario nei confronti di altri interessati.
Pertanto i criteri seguiti nel disporre i trasferimenti s’ispirano ad assicurare il migliore andamento e l'ottimale organizzazione degli uffici contemperando, ove possibile, le esigenze di servizio con quelle dei dipendenti. La normativa vigente prevede che il personale della Polizia di Stato può essere trasferito d'ufficio o a domanda dell'interessato.
E' inoltre previsto che il trasferimento può essere disposto quando la permanenza del dipendente nella sede nuoccia al prestigio dell'Amministrazione o si sia determinata una situazione oggettiva di rilevante pericolo per il dipendente stesso. In tale ipotesi il trasferimento viene disposto anche in soprannumero all'organico dell'ufficio o reparto.
In riferimento alla disciplina dei trasferimenti a domanda e ai criteri prevalenti per l'adozione dei relativi provvedimenti. Si precisa che anche per tali trasferimenti deve comunque sussistere il presupposto dell'esigenza di servizio ovvero deve essere possibile effettuare il movimento senza che ciò arrechi pregiudizio all'ufficio di provenienza, tenuto conto altresì della disponibilità di posti nella sede richiesta in relazione alla qualifica rivestita e alla professionalità richiesta per il posto da ricoprire.
Il 1° comma del richiamato art. 55 del D.P.R. 335/1982 precisa che i trasferimenti di sede possono essere disposti a domanda dell'interessato ove questi abbia prestato servizio nella stessa sede ininterrottamente per quattro anni. Detto termine, ai sensi del 20 comma del medesimo articolo, viene ridotto a due anni ove il dipendente presti servizio in una delle sedi disagiate individuate annualmente con apposito decreto del Ministro dell'Interno.
Eventuali deroghe all'applicazione di tale disposizione sono state finora determinate esclusivamente da improrogabili esigenze di ripianamento degli organici, ma all'atto del completamento degli stessi, a seguito delle immissioni di nuovo personale, non sarà più possibile operare delle eccezioni in tema di durata minima di permanenza nella sede di provenienza.
Le domande dei dipendenti che chiedono di essere trasferiti ad altra sede devono essere inoltrate per via gerarchica alla Direzione Centrale del Personale e nella domanda deve essere specificata la sede o, in ordine di preferenza, le sedi ove l'interessato desidera essere trasferito.
Il competente ufficio del personale, una volta accertata la disponibilità di posti nella sede richiesta nonché l'assenza di eventuali cause ostative -ivi compresa la deficitaria situazione dell'ufficio di provenienza -che impediscano o consiglino di ritardare il movimento, procederà alla predisposizione del provvedimento di trasferimento.
Qualora per una stessa sede venga prodotto un numero superiore ai posti ritenuti disponibili in relazione alle esigenze di servizio, l'Amministrazione provvederà ad effettuare una comparazione tra le diverse istanze tenendo conto degli specifici motivi addotti a sostegno delle stesse.
CRITERI
Anzianità
Anzianità di servizio con esclusione dei periodi trascorsi in aspettativa che interrompe il rapporto d'impiego;
Anzianità di sede con esclusione, oltre ai casi di cui sopra, dei periodi trascorsi in posizione di comando e fuori ruolo.
SITUAZIONE FAMILIARE
Ricongiungimento al coniuge non divorziato, né separato giudizialmente o consensualmente con atto omologato dal Tribunale, che svolga attività lavorativa in forza di un rapporto di lavoro regolarmente costituito da almeno un anno e non abbia possibilità di essere trasferito;
ricongiungimento a figli minori a carico effettivamente residenti altrove da almeno un anno da parte dei dipendenti vedovi, divorziati o separati giudizialmente o consensualmente con atto omologato dal Tribunale sempre che dagli atti relativi risulti che, i figli siano stati a questi affidati, ovvero da parte dei dipendenti celibi o nubili;
ricongiungimento a parenti o affini fino al 2° grado che siano affetti da infermità invalidanti di carattere continuativo o permanente e non suscettibili altrimenti se non mediante il concorso dell'interessato;
ricongiungimento ai genitori ultrasessantacinquenni se privi di assistenza familiare; ricongiungimento a figli non a carico da parte dei dipendenti divorziati o separati giudizialmente o consensualmente con atto omologato dal Tribunale;
altri rilevanti motivi (sfratti, situazione alloggiati va, altre particolarissime situazioni familiari ecc.).
STATO DI SERVIZIO
La qualifica rivestita dal dipendente dovrà necessariamente essere compatibile con le esigenze organiche dell'ufficio cui lo stesso aspira ad essere trasferito.
Formeranno altresì oggetto di valutazione con riferimento alla professionalità richiesta per il posto da ricoprire, gli incarichi ricoperti e le mansioni in precedenza svolte.
MOTIVI DI SALUTE
Gravi alterazioni, idoneamente comprovate, dello stato di salute del dipendente o di un componente il nucleo familiare che comportino la necessità prolungata di accedere a strutture sanitarie, di riabilitazione e/o psicoterapiche assenti nell'attuale sede di servizio; alterazioni dello stato di salute, idoneamente comprovate del dipendente o di un componente il nucleo familiare, che rendano particolarmente controindicata la permanenza nella sede occupata o che rendano necessario il trasferimento nella sede richiesta.
ESIGENZE DI STUDIO
Qualora non esista la possibilità, per il dipendente o per i figli a carico, di frequentare nella sede di servizio o presso località limitrofe, corsi di studio pluriennali.
ALTRI CASI PARTICOLARI
Con riferimento a gravissime ed eccezionali situazioni personali adeguatamente documentate non previste dalle ipotesi sopra elencate. La documentazione comprovante le condizioni di famiglia e personali da presentare a corredo dell'istanza di trasferimento potrà essere autocertificata, fatti salvi gli eventuali accertamenti da parte dell'Amministrazione e le conseguenze connesse alle dichiarazioni mendaci.
Per quanto attiene invece alle certificazioni mediche saranno prese in esame esclusivamente quelle rilasciate dalle strutture sanitarie pubbliche. La documentazione finalizzata a comprovare la sussistenza dell'handicap di un componente il nucleo familiare dovrà essere quella prevista dall'art. 4 della legge 5 febbraio 1992 n. 104.
Le domande per le quali non risulti possibile un immediato accoglimento saranno comunque tenute in considerazione dall'Amministrazione fino a che le stesse non vengano espressamente revocate dall'interessato con formale istanza da inoltrarsi con le medesime modalità previste per la domanda di cui si chiede la revoca.
Il divieto di trasferire ad altra sede la lavoratrice madre durante il periodo di astensione dal lavoro deve essere inteso come impossibilità da parte dell'Amministrazione di adottare in tale periodo un provvedimento di trasferimento anche se effettuato sulla base di una domanda avanzata in tal senso dall'interessata. L'eventuale trasferimento della lavoratrice potrà pertanto essere adottato solo al momento del rientro in servizio, al termine del periodo di astensione per maternità.
Il personale appartenente al ruolo degli Assistenti ed Agenti della Polizia di Stato che ha prodotto istanza di trasferimento, qualora dovesse perdere, per qualsiasi motivo, interesse ad ottenere il movimento richiesto, dovrà tempestivamente produrre domanda di rinuncia (sicuramente prima del trasferimento stesso e/o della data fissata dall’Amministrazione per produrre le revoche).
RIUNIONE AL CONIUGE
-Legge 10.3.1987, n.100
-art. Legge 3.10.1987, n.402 (in conversione D.L. 4.8.1987, n.325)
Si applicano anche al coniuge convivente -impiegato di ruolo in un'Amministrazione statale -del personale della Polizia di Stato e del Corpo Nazionale dei Vigili del fuoco, in conformità all'art. 1 della Legge 3 ottobre 1987, n.402 di conversione in Legge del D.L. 4 agosto 1987, n.325, recante disciplina temporanea dei corsi per l'accesso ai ruoli della Polizia di Stato e provvedimenti urgenti a favore del Corpo Nazionale dei Vigili del fuoco.
nota n.77208.10.0.336 de09.07,1991 della Presidenza del Consiglio -Dipartimento per la F.P. -Servizio Studi e Legislazione.
Al riguardo questo Dipartimento esprime l'avviso che, ai fini di una esatta e coerente attuazione della normativa in questione, sia necessario che si verifichino le seguenti condizioni:
  1. trasferimento di autorità -e non quindi "a domanda" -del personale militare o dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di finanza, e ciò a prescindere dalla considerazione se tale trasferimento sia avvenuto prima o dopo il compimento di quattro anni di permanenza nella stessa sede;
  2. possesso da parte del coniuge del militare dello stato di dipendente di ruolo di una qualsiasi amministrazione statale, anche se ad ordinamento autonomo. L'espressione "impiegato di ruolo in una amministrazione statale", usata dal legislatore, deve essere comunemente intesa nell’accezione più lata, allo scopo di garantire parità di trattamento ai vari soggetti destinatari della normativa in questione;
  3. necessità della convivenza del coniuge del militare trasferito;
  4. contestualità del trasferimento del coniuge con quello, disposto di autorità, del militare.
L'art. 1 della legge 10 marzo 1987 n. 100, stabilisce che, a decorrere dal 1°gennaio 1987, al personale delle forze armate, dell'arma dei Carabinieri e della Guardia di finanza, trasferito d'autorità spetta il trattamento economico previsto per il trasferimento del personale della magistratura. Il quinto comma, poi, attribuisce al coniuge convivente del personale militare di cui sopra che sia impiegato di ruolo in un’amministrazione dello Stato il diritto, all'atto del trasferimento, ad essere impiegato in ruolo normale ovvero in altra posizione presso la sede di servizio del coniuge o, in mancanza, in quella più vicina.
La legge citata, riconosce dunque un diritto al trasferimento; diritto che nella fatti specie non può, tuttavia, essere esercitato per un quinquennio dalla data d’assunzione, in quanto così era previsto nel bando di concorso. Si può presentare all'Amministrazione d’appartenenza un’istanza facendo preciso riferimento all’eccezionalità della legge n. 100/87 che mira, da un lato, a migliore organizzazione e presenza del personale militare nel territorio nazionale e, nel contempo, a tutelare l'integrità delle famiglie.
In base alla normativa vigente il dipendente ha diritto al ricongiungimento al coniuge solo se trasferito per esigenze d’ufficio. Se il trasferimento é avvenuto a seguito di domanda, non si configura l'ipotesi del ricongiungimento ai sensi della legge 100. A seguito di domanda di trasferimento l'interessata verrà immessa in graduatoria per i futuri movimenti di personale, nel rispetto dei titoli e delle esigenze rappresentati in sede di domanda. 

venerdì 5 ottobre 2012

Volantino Mensa

MENSA DI SERVIZIO

OGGETTO: Contratto per l’appalto del servizio di MENSA presso le Strutture della P. di S.



                        SIG. PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE PROVINCIALE DI          ALESSANDRIA
                               PER LA QUALITÀ E SALUBRITÀ DEI SERVIZI
                               DI MENSA E DEGLI SPACCIMENSA
                               Dottoressa Alessandra FARANDA CORDELLA
                              


                               Illustrissima Dottoressa
                              
                        Sono giunte a questa Segreteria Provinciale CONSAP, notizie su mense collettive di servizio gestite dalla stessa Ditta appaltatrice della nostra Provincia, dove la varietà del cibo offerto è decisamente superiore.
                        A seguito di queste segnalazioni questa Segreteria ha provveduto formalmente ad acquisire il contratto stipulato tra il Servizio Vettovagliamento nostro Dipartimento e la Ditta appaltatrice VIVENDA SPA, nonché il Menu “prima settimana” e “seconda settimana” che la Ditta di cui sopra somministra ai commensali.
                        Dalla lettura del contratto, nel capitolo dedicato alla “COMPOSIZIONE DEI PASTI”  balza subito agli occhi il comma in cui si prevede:” Lo stesso piatto (primo o secondo), di norma, non potrà ripetersi per piu’ di tre volte in 15 Giorni”. Orbene,  dalla lettura dei meù forniti dalla Ditta stessa, pare proprio che ciò NON avvenga!
                        Inoltre, fa parte integrante del contratto, una programmazione bisettimanale tipica, del tutto diversa ed enormemente migliore in varietà, di quella proposta in Provincia.
                        Per i motivi sopra esposti Le chiedo di approfondire le tematiche esposte chiedendo chiarimenti alla Ditta VIVENDA S.P.A.
                        L’occasione è gradita per porgere distinti saluti           
                       
                        Si allegano gli atti citati.

Alessandria, 5 Ottobre 2012


Il Segretario
Generale Provinciale
Fabrizio RICCI
(firma in originale agli atti)

mercoledì 3 ottobre 2012

184° Corso - Data Giuramento

E' stato informalmente comunicato a questa segreteria CONSAP che la data della Cerimonia di Giuramento del 184° Corso Allievi Agenti dovrebbe, per la Scuola di Alessandria, essere quasi certamente fissata per il 4 Dicembre 2012 .

Si resta ancora in attesa di formali comunicazioni.

martedì 2 ottobre 2012

CONSAP Informa

CONSAP Informa 33/2012 1° Ottobre 2012

184° Corso - Pubblicazione normative di interesse generale

A seguito delle richieste ricevute durante il convegno della CONSAP con gli Agenti in Prova della Scuola di Alessandria, si pubblica la normativa di interesse generale :

Accordo Nazionale Quadro

Contratto

Legge 104/92

Permessi e congedi per l'assistenza alle persone con disabilità

Disciplina Mobilità del Personale

Elenco Sedi Disagiate

Queste le circolari di base, per qualsiasi altra richiesta: consap.alessandria@gmail.com
(tutte le circolari sono state estrapolate dal sito istituzionale della Polizia di Stato DOPPIAVELA)